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Tutela dei soggetti deboli

L’ordinamento italiano ha introdotto nel tempo alcuni strumenti che consentono di proteggere le persone più fragili. Se prima erano conosciuti gli istituti dell’inabilitazione e dell’interdizione, con la Legge 9 gennaio 2004 n. 6 è entrato in vigore l’istituto dell’amministrazione di sostegno volto ad aiutare quei soggetti che non sono più capaci di proteggere i propri interessi.

Successivamente con la Legge 22 giugno 2016 n. 112 è stato istituito un fondo Nazionale stabile per l’assistenza delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Infine, ma non ultimo visto il grave disagio sociale, i Tribunali dei Minorenni hanno sollecitato in più occasioni la protezione di quei minori stranieri che si trovano in Italia senza la figura di riferimento.

Amministrazione di sostegno

L’istituto dell’amministratore di sostegno è stato promosso nei Tribunali, in sostituzione dell’interdizione e dell’inabilitazione, per aiutare non solo gli anziani, ma anche persone che in qualche modo non riescono a controllare la loro vita: tossicodipendenti, disabili, persone in generale in difficoltà.

L’amministratore di sostegno è una persona che viene nominata con decreto dal Giudice Tutelare e che ha il compito di assistere e coadiuvare colui che non è in grado, anche in modo parziale o temporaneo, di provvedere al compimento delle funzioni della propria vita quotidiana a causa di una malattia fisica o psichica. Tali funzioni non sono altro che atti normali della vita come ad esempio andare in banca o in posta per operazioni contabili, acquistare beni, amministrare le proprie finanze, valutare l’opportunità di seguire cure consigliate, o anche solo fare la spesa e preservare la propria incolumità. L’amministratore non agisce illimitatamente, ma il suo operato viene sempre controllato dal Giudice soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico.

Trust familiare

Il trust è un istituto giuridico che tende a tutelare il patrimonio di un soggetto separando alcuni o tutti i beni dagli altri per raggiungere un determinato scopo ovvero per tutelare interessi in favore di altri soggetti.

I beni facenti parte del trust vengono amministrati da un trustee secondo le istruzioni che ha ricevuto dal disponente e con la diligenza del buon padre di famiglia.

Con la legge 112 del 2016 il legislatore è intervenuto per tutelare quei soggetti che, affetti da grave disabilità, devono essere protetti sia dal punto di vista personale sia da quello patrimoniale in assenza di familiari. In questo contesto il trust tende a garantire un progetto di vita del soggetto fragile per il futuro.

Dopo di noi

Nell’ambito dell’istituto del Trust emblematico è il caso del “Dopo di Noi”: si tratta del futuro di soggetti affetti da grave disabilità i cui genitori non sono più in vita. La preoccupazione di una madre o di un padre per il futuro del figlio è ancora più intensa se si pensa al destino del figlio quando non ci saranno più.

In questo contesto il Trust è uno strumento utile per garantire al figlio la cura e l’assistenza necessaria per una vita dignitosa. I genitori possono destinare tutto o parte del loro patrimonio al trustee affidando beni mobili e immobili al trustee affinché li gestisca nell’esclusivo interesse del figlio.

Spesso accanto alla figura del trustee viene anche prevista un’altra figura, il guardiano, che si occupa del benessere psicofisico del soggetto da tutelare. Il guardiano solitamente è un istituto o una casa di cura presso cui il disabile è ospitato.

MSA

Il Minore Straniero non Accompagnato è un soggetto che ha un’età inferiore ai 18 anni e che si trova in un paese dell’Unione Europea senza una figura adulta di riferimento. Il ragazzo o la ragazza in questione deve poter ricevere protezione, educazione e cura come ogni altro minore. Cosa fare dunque quando si è al corrente che nel nostro territorio c’è un minorenne solo? In questo caso il Tribunale dei Minorenni si occupa di nominare al minore una figura adulta affinché possa fare le veci del genitore assente. Occorre predisporre il ricorso per la nomina, depositare una serie di documenti e presentarsi per l’audizione delle persone interessate. È consigliata l’assistenza di un avvocato esperto nel settore per tutte le formalità e la comparizione davanti al Giudice.

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