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Come si può chiedere il risarcimento dei danni in seguito ad una caduta
Il danno subito in seguito ad una caduta non sempre è risarcibile. Occorre verificare il perché una persona è caduta. Se la caduta è accidentale o non provocata da un pavimento bagnato, un suolo sconnesso, ma solo a causa della distrazione del soggetto, ovviamente non si potrà chiedere i danni a nessuno. Se invece recandoci al supermercato il pavimento è scivoloso e non segnalato, il cortile del condominio è sconnesso perché le piastrelle sono rotte, le scale condominiali sono appena state lavate e non ci sono segnali, allora il discorso cambia.
Chi è il responsabile?
In caso di danno causato da un agente esterno quale, negli esempi precedenti, il pavimento, il cortile, le scale, occorre verificare chi ha la custodia della "cosa" e il dovere di mantenerla o di fare in modo che non rechi danni a terzi. Il custode è il responsabile del danno. Se responsabile è una persona fisica occorrerà verificare se ha una copertura assicurativa che copre la responsabilità civile verso terzi. In caso positivo la richiesta di risarcimento verrà inoltrata sia alla persona che ha la custodia del bene, sia all’assicurazione. Per semplificare negli esempi precedenti, il proprietario del supermercato o chi ha la supervisione dello stesso, i condomini del condominio, etc. Occorre ovviamente valutare attentamente la situazione e le circostanze per richiedere ed ottenere quanto spetta. Un avvocato esperto in risarcimento danni saprà consigliarti al meglio per giungere ad un equo compenso.
Quanto spetta di risarcimento?
Occorre ovviamente distinguere i danni materiali dalle lesioni. Parlando di danni materiali saranno risarciti i danni ai beni che sono stati danneggiati previa perizia degli stessi. È necessario, quindi, sottoporre al perito incaricato dall’assicurazione sia la cosa sia, se in possesso, copia della fattura o ricevuta di acquisto. La valutazione del bene verrà fatta tenendo conto della vetustà e del valore economico dello stesso.
Per quanto riguarda, invece, le lesioni devono essere quantificati sia i danni fisici sia i costi che il danneggiato ha sostenuto per curarsi. Vediamoli nel dettaglio.
Quanto valgono le lesioni
Esistono delle tabelle che vengono utilizzate per tradurre la lesione in sé in denaro. Tali tabelle prevedono degli importi singoli in base all’età del danneggiato e all’entità della lesione. Più è alta la percentuale di danno biologico più è alto il valore per punto che verrà liquidato. Per comprendere quanto residua di danno biologico, ovvero quanto ha inciso il fatto sull’integrità psicofisica del soggetto, occorre sottoporsi ad una visita medico legale.
Accanto al danno biologico deve essere valutato anche il danno morale che riguarda l’incidenza del fatto occorso sulla persona in sé: l’ansia, le sofferenze, i cambiamenti della vita quotidiana, se vi sono ripercussioni sul lavoro o sulla vita sociale. Infine, ma non per ultimo, viene stimato anche il danno esistenziale ovvero quanto il fatto ha inciso sulle dinamiche fino ad allora consolidate del soggetto.
Per fare tutto ciò occorre rivolgersi ad un avvocato esperto in risarcimento dei danni che sappia illustrare ogni aspetto delle richieste che dovranno essere rivolte nelle sedi adeguate.
Quali costi vengono rimborsati
In caso di lesioni il soggetto danneggiato può trovarsi a dover affrontare dei costi a volte anche importanti quali spese di cura, ricovero, interventi, medicine. È necessario conservare tutte le fatture e gli scontrini di pagamento che verranno poi rimborsati dal danneggiante.
È controverso se venga anche risarcita in via stragiudiziale la spesa per la relazione medico legale di parte. Si tratta di quella somma che viene pagata al proprio medico legale per avere una stima su quelli che sono i postumi delle lesioni. In generale è opportuno affidarsi ad un medico personale che rediga una diagnosi il quanto più fedele alla realtà in modo da non creare aspettative insussistenti per il danneggiato. Con tale relazione l’avvocato esperto in risarcimento dei danni andrà a discutere la somma che dovrà essere risarcita in seguito al fatto.