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Rumori molesti in condominio


È possibile chiedere il risarcimento dei danni per immissioni rumorose?

Secondo la Corte di Cassazione (Cass. 6906/2019) in caso di rumori molesti per poter chiedere il risarcimento dei danni occorre fare riferimento a quanto previsto dall’art. 844 del codice civile che recita: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”.

Cosa fare in caso di immissioni o rumori molesti?

Nel caso in cui l’attività di un vicino, gli impianti di un ristorante sotto casa o il lavoro di un’attività siano così fastidiosi o intollerabili, occorre procedere per chiedere al Giudice di ordinare al danneggiante di cessare le immissioni ovvero di adottare delle misure idonee a mantenerle nei limiti della normale tollerabilità. È necessario, in ogni caso, chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti.

Per fare ciò occorre procedere o con un accertamento tecnico preventivo ex art. 669 bis c.p.c. ovvero con una relazione tecnica espletata da un perito autorizzato che provveda ad asseverarla. In causa verrà poi richiesta una CTU per verificare se i rumori rientrano o meno nella normale tollerabilità.

Quali immissioni o rumori possono essere definiti molesti?

Un rumore può definirsi molesto quando supera la normale tollerabilità prevista dall’art. 844 c.c.  Nei rapporti tra privati, infatti, non viene applicata la normativa contenuta nei regolamenti locali che persegue interessi pubblici disciplinando i livelli di accettabilità di immissioni in via generale ed assoluta. Nei rapporti tra privati anche se le immissioni non dovessero superare i limiti basati dalle norme di interesse generale, il giudizio in ordine alla loro tollerabilità deve essere compiuto secondo il prudente apprezzamento del Giudice che tenga conto della particolare situazione concreta. Nel caso in cui venga accertato che nessuna norma è violata, il proprietario del fondo nulla potrà fare per impedirli.

È sempre necessario fare causa?

In caso di immissioni moleste è buona norma cercare di intercedere in via bonaria con colui che provoca il rumore, le esalazioni o altro. Si procede in prima battuta con una lettera per chiedere di eliminare l’origine dell’immissione. Si può verificare se è possibile limitare l’esalazione con alcuni accorgimenti. Se, però, dopo ogni tentativo di accordo il danneggiante continua nel proprio comportamento, allora sarà necessario procedere in via legale.

A quale avvocato mi devo rivolgere?

Nel caso in cui il vicino, il negozio, il ristorante non dovessero prendere provvedimenti per evitare di continuare con le esalazioni di fumo, odori o con le immissioni rumorose, è opportuno rivolgersi ad un competente avvocato civilista che si occupi della materia specifica e che sappia come condurvi per la risoluzione del problema.

Se sei vittima di rumori molesti contatta lo studio per avere maggiori informazioni.