Come fare per revocare l’amministratore di condominio?
Vediamo come e quando è possibile revocare l’amministratore.
L’amministratore di condominio non sempre riesce a soddisfare le esigenze di tutti i condomini che vivono in un palazzo. In linea generale, però, l’amministratore di condominio dovrebbe preoccuparsi di perseguire l’interesse della collettività che gli ha conferito un incarico in qualità di rappresentante. L’amministratore di condominio, infatti, non è colui che decide, ma colui che rappresenta le decisioni dell’assemblea dei condomini. Se tra i condomini la sfiducia cresce, è possibile revocare l’amministratore in qualunque momento.
Quanto dura l’incarico di amministratore?
L’art. 1129 del codice civile dispone che: “L’incarico di amministratore ha durata di un anno e si intende rinnovato per eguale durata”. Di fatto, quindi, l’incarico di amministratore dura per due anni salvo che nel frattempo non intervenga la revoca del mandato da parte dell’assemblea ovvero che l’amministratore non rassegni le proprie dimissioni. Alla scadenza dei due anni l’assemblea dovrà nominare un nuovo amministratore o, sempre che vi siano gli elementi, confermare il medesimo amministratore.
Quali maggioranze sono necessarie per revocare l’amministratore?
L’art. 1136 del codice civile dispone che: “Le deliberazioni che concernono la nomina e la revoca dell’amministratore e le liti attive e passive relative alle materie che esorbitano dalle attribuzioni dell’amministratore medesimo […] devono essere sempre approvate con la maggioranza stabilita dal secondo comma del presente articolo”. Il secondo comma dell’articolo prevede che sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Chi può convocare l’assemblea per revocare l’amministratore?
La convocazione deve essere chiesta da almeno due condomini che rappresentino almeno il valore di 1/6 dell’edificio. Tali condomini possono fare richiesta all’amministratore di condominio di convocare l’assemblea per la revoca dello stesso con indicazione di tale intenzione all’ordine del giorno. Nel caso in cui l’amministratore non proceda, saranno gli stessi condomini a convocare ufficialmente l’assemblea curando di avvertire tutti i condomini.
Prima di convocare l’assemblea è ovviamente prudente raccogliere qualche preventivo da potenziali nuovi amministratori che potranno essere contestualmente presentati agli altri condomini, visto che revocato l’amministratore uscente, dovrà esserne nominato un altro.
Cosa deve fare il nuovo amministratore?
Quando viene nominato un nuovo amministratore per la gestione del condominio, sarà necessario effettuare il passaggio di consegne dal vecchio al nuovo. Non sempre, purtroppo, il passaggio di consegne viene fatto con serenità. Molte volte l’avvocato esperto in diritto condominiale deve intervenire per sollecitare il precedente amministratore a consegnare tutta la documentazione contabile onde consentire all’amministratore appena nominato di gestire tempestivamente il condominio e dare risposta ai condomini sulle questioni più urgenti.
Mettiti in contatto con lo studio per avere maggiori informazioni su come procedere per la revoca dell’amministratore