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Quando è possibile ottenere l’affidamento esclusivo dei figli?
Prima di poter rispondere a questa domanda è necessario comprendere la differenza tra i vari tipi di affidamento in vigore.
Affidamento figli: cosa vuol dire
L’affidamento dei figli è il dovere / potere dei genitori di assumere decisioni per i figli minori e nell’interesse degli stessi. Si parla di affidamento in relazione all’istruzione, educazione o salute fino a quando il figlio non acquista la propria capacità di agire con il compimento dei 18 anni. Tutto ciò è normale fino a quando perdura il matrimonio o la convivenza. Cosa cambia quindi con la separazione? Il tempo in cui si possono frequentare i figli, nient’altro. Si potrà chiedere l’affidamento esclusivo solo in presenza di gravi situazioni di gestione dei figli da parte di uno dei genitori.
Affidamento figli condiviso
Si parla di affidamento condiviso dei figli nella generalità dei casi in cui i genitori, siano essi sposati o solo conviventi, si separano. Ovviamente si tratta di dover disciplinare la gestione di figli minorenni atteso che un ragazzo di 18 anni è in grado di decidere in modo del tutto autonomo con chi rimanere in caso di separazione dei genitori.
Per quanto riguarda i figli minori, invece, è necessario prevedere chi è obbligato a decidere e ad assumersi le conseguenti responsabilità per le scelte fatte nell’interesse del minorenne. Non si tratta di decidere con chi rimane il figlio e per quanto tempo. Per questo solitamente, anche in caso di conflittualità tra i genitori, il Giudice decide di stabilire l’affidamento condiviso, eventualmente con responsabilità disgiunta delle questioni di ordinaria amministrazione.
Recentemente la Corte di Cassazione ha stabilito che pur in presenza di affidamento condiviso non necessariamente i figli devono trascorrere tempi paritari con il padre e la madre, questo perché il Giudice, nello stabilire i tempi di permanenza del figlio con l’uno o con l’altro genitore, deve partire dalla valutazione dell’interesse del figlio basando la propria decisione sull’esigenza di garantire al minore il benessere ed una crescita armoniosa e serena tenendo presente anche il suo diritto a conservare la relazione con entrambi i genitori. (Cass. 17221/2021).
Affidamento figli alternato
Cosa significa affido condiviso alternato o affido condiviso paritario con collocamento alternato. La frase potrebbe trarre in inganno in quanto un conto è l’affidamento del figlio minore, altro è il collocamento del minore presso l’uno o l’altro genitore. Il diritto alla bigenitorialità, in generale, prevede che il minore debba avere rapporti significativi con entrambi i genitori in modo da poter crescere in modo armonioso, salvo che ciò non sia contrario all’interesse preminente del fanciullo. In Italia viene previsto, come detto sopra, l’affidamento condiviso del minore ad entrambi i genitori, ma spesso il tempo che il figlio trascorre con l’uno o con l’altro non è affatto paritario, salvo in quelle decisioni prese di comune accordo. Tempo paritario o alternato, infatti, significa che il minore passa uguale tempo con il padre e con la madre, anche alternando le settimane, ovvero i giorni di competenza.
Affidamento figli esclusivo
Quando è possibile l’affidamento esclusivo, cioè il potere / dovere di un solo genitore di prendere quelle decisioni necessarie per la vita del figlio?
Il Giudice potrebbe decidere di stabilire l’affidamento esclusivo nel caso in cui uno dei genitori si sia disinteressato dell’educazione, del mantenimento, della salute e in generale della vita del figlio, ovvero quando abbia assunto comportamenti atti ad ostacolare il rapporto con l’altro genitore impedendo le visite o i contatti. In tutti i casi in cui l’affidamento condiviso potrebbe in qualche modo nuocere al benessere del figlio, allora il Giudice ben potrà disporre l’affidamento esclusivo motivando le proprie ragioni. L’affidamento esclusivo ad un solo genitore non dispensa l’altro dal continuare a mantenere il minore.
Per poter ottenere l’affidamento esclusivo è necessario rivolgersi ad un avvocato competente ed esperto che valuti le ragioni del cliente sulla richiesta così gravosa ed impegnativa. Una domanda infondata, infatti, potrebbe procurare conseguenze morali e patrimoniali importanti.
Affidamento figli super esclusivo
L’affidamento super esclusivo viene previsto dall’art. 337 quater codice civile e può essere visto come un terzo tipo di affidamento dei minori che si colloca nel gradino più alto della gravità dell’affidamento, prima della decadenza della potestà genitoriale. Secondo tale norma il genitore cui siano stati affidati i figli, salvo che non sia diversamente stabilito dal Giudice, ha l’esercizio esclusivo della responsabilità su di essi. Il genitore, quindi, di fatto, ha la possibilità di adottare tutte le decisioni inerenti al minore senza previamente consultare, né richiedere il consenso dell’altro genitore. Il Tribunale di Milano ha demandato, in diverse occasioni, al genitore affidatario le decisioni di maggiore importanza inerenti al figlio minore tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni e aspirazioni.
Per comprendere quale tipo di affidamento potrai ottenere è necessario valutare tutti gli elementi: dal rapporto genitoriale, all’interesse di ciascun genitore, al comportamento di ciascun genitore insieme al figlio. Per avere maggiori informazioni contatta lo studio senza impegno.