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È possibile modificare il contenuto degli accordi presi in separazione e divorzio?


Capita troppo spesso che le condizioni previste in sede di separazione o di divorzio, siano esse consensuali siano esse stabilite dal Giudice, si rivelino troppo onerose dal punto di vista economico.

Si può porre rimedio?

Tralasciando tutti i casi di accordo tra gli ex coniugi occorre verificare quali sono i motivi per cui è possibile chiedere una modifica delle condizioni.

In generale la legge stabilisce che è possibile chiedere una revisione delle condizioni se sopravvengono dei motivi dopo la sentenza che giustifichino la modifica delle condizioni stabilite per i figli e quelle relative al mantenimento.

Modifica delle condizioni con riguardo ai figli

In ogni momento è possibile chiedere una modifica delle condizioni relative all’affidamento dei figli, all’esercizio della responsabilità genitoriale, alle modalità di visita tra il genitore non collocatario e i figli, sempre che vi siano dei motivi gravi e nuovi rispetto allo stato dei fatti presente al momento della decisione.

Diversamente il Giudice non accoglierà l’istanza.

Molti clienti ritengono che per il solo fatto che quanto deciso dal Giudice in sede di giudiziale ovvero quanto concordato in sede consensuale non li soddisfa allora vogliono chiedere una modifica.

Non è possibile ottenere un provvedimento positivo salvo che non vi siano fatti nuovi. Se i fatti nuovi sono presenti (comportamento del genitore collocatario in contrasto con il concetto di bigenitorialità, allontanamento dell’altro genitore, indifferenza di uno dei due genitori alle esigenze dei figli, etc.) allora è possibile chiedere al Giudice di riverificare la situazione per prevedere condizioni differenti.

Modifica delle condizioni sulle questioni economiche

Altro discorso riguarda, invece, le condizioni economiche stabilite nel provvedimento.

Dopo la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione ormai a tutti nota che prevede lo stop del mantenimento del coniuge più debole, molti clienti hanno chiesto se fosse possibile ottenere una modifica delle condizioni di divorzio.

La risposta è no, nonostante molti siti promettano questo.

In assenza di una qualsiasi novità, per il solo fatto che è intervenuta una pronuncia della Suprema Corte, nessun Tribunale accetterà di modificare le condizioni già stabilite.

In presenza, invece, di fatti nuovi che incidano sulle condizioni economiche di uno dei coniugi è possibile presentare istanza al Tribunale per il riesame della situazione.

Proprio la Suprema Corte, con una sentenza del 2020 ha stabilito che il solo mutamento dei criteri stabilito dalla nota sentenza della Cassazione nr. 11504 del 2017 non è sufficiente per ottenere una revisione dell’eventuale assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione o divorzio per il coniuge. È necessario che intervengano circostanze nuove sulla base delle quali rivedere l’impegno economico di una delle parti.

Per esempio, se uno dei due coniugi ha perso il lavoro senza colpa, ovvero nel caso in cui il coniuge beneficiario di un assegno abbia iniziato a lavorare rendendosi indipendente, o ancora nel caso in cui il figlio che veniva mantenuto sia divenuto autosufficiente.

In tutti questi casi colui che versa l’assegno di mantenimento non può interrompere il versamento, ma deve rivolgersi al Giudice per ottenere il benestare alla fine del mantenimento ovvero per ottenere la riduzione dello stesso.

Come si fa ad ottenere la modifica?

La parte interessata a modificare il testo delle condizioni dovrà rivolgersi, con l’assistenza di un avvocato, al Tribunale competente.

Il procedimento seguirà le regole classiche con tanto di istruttoria, deposito di documenti che provino la nuova situazione, CTU, prove per testimoni ed altro.

È anche possibile ricorrere alla negoziazione assistita con la presenza di due avvocati, uno per parte.