Rumori molesti in condominio
Cosa si può fare quando i vicini sono troppo rumorosi: musica ad alto volume fino a tarda sera, bambini che trascinano giochi fastidiosi, cani che abbaiano tutta la notte, mobili che vengono spostati continuamente. Questi e altri provocano liti tra i vicini che spesso e volentieri sfociano in vere e proprie battaglie legali.
Nonostante i numerosi casi di questo tipo, il Codice Civile poco dice in merito ai rumori in condominio. L’unico articolo in considerazione è l’844 c.c. che prevede che “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”.
Il Codice Penale, invece, all’articolo 659 prevede che “chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro. Si applica l’ammenda da 103 euro a 516 euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell’Autorità”.
Ma qual è la soglia massima di rumore in condominio. Certamente non si può pretendere che il vicino smetta di muoversi liberamente a casa propria o che il ragazzo non ascolti la musica o che, restrizioni sanitarie permettendo, si eviti qualunque cena tra amici a casa propria.
Il codice civile parla di normale tollerabilità tenendo conto del luogo in cui si trova l’appartamento. Da un concetto così ampio i Giudici hanno dovuto intrattenersi con numerose sentenze al fine di stabilire quando un rumore va oltre la normale tollerabilità. Oggi, infatti, un rumore è ritenuto molesto se oltrepassa i 5 decibel di giorno e i 3 decibel di notte rispetto ai rumori di fondo. Quindi se un immobile è collocato in un’area silenziosa il rumore molesto sarà meno tollerabile rispetto ad uno stabile collocato in un’area particolarmente trafficata.
Il primo passo da compiere è rivolgersi al vicino per chiedere che riveda il proprio comportamento in quanto il rumore procurato è eccessivo. Tale rimedio, però, molte volte è solo utopistico e non basta. Sicuramente è bene leggere il regolamento condominiale che solitamente prevede orari di silenzio nel condominio e norme di comportamento.
L’amministratore può inserire all’ordine del giorno il problema e invitare tutti i condomini al rispetto delle regole condominiali.
Se anche ciò non basta si deve andare davanti al Giudice e chiedere la cessazione dei rumori molesti oltre al risarcimento dei danni subiti.
In questo caso occorre una perizia di un tecnico abilitato che verifichi se i decibel immessi a casa propria dal vicino rumoroso superino la normale tollerabilità. Se così è il Giudice disporrà un risarcimento dei danni.
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