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Secondo il combinato disposto delle norme di cui al codice civile (artt. 2709 e 2214 c.c.) e del codice di procedura civile (art. 634 c.p.c.) sono prove scritte idonee le polizze e le promesse unilaterali per scrittura privata, gli estratti autentici delle scritture contabili, le fatture.
Ciò detto, quali documenti deve consegnare il cliente all’avvocato per il recupero del proprio credito nel momento in cui decide di affidare l’incarico al professionista esperto. Sicuramente i primi documenti sono le fatture spiccate per le forniture eseguite o le opere fatte. Poi occorre portare anche la prova dell’avvenuta consegna del bene nel caso in caso di vendita di prodotti, ovvero il certificato di collaudo laddove prescritto in caso di esecuzione di opere.
L’avvocato specializzato in recupero crediti sa anche che sarebbe bene avere la prova del riconoscimento del debito da parte di colui che deve pagare, per poter ottenere la provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo se le trattative stragiudiziali non vanno a buon fine.
Con l’introduzione della fattura elettronica molti Tribunali consentono di allegare in uno con il ricorso per decreto ingiuntivo la fattura elettronica inviata dal creditore in sostituzione dei libri contabili vidimati dal Commercialista.
Nel caso di riconoscimento di debito o di promessa di pagamento, sarebbe buona norma farsi rilasciare una dichiarazione scritta e sottoscritta dal debitore che riceve una somma in prestito con allegato il documento di identità e avente data certa, per poter poi agire per riottenere la somma consegnata.
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