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Dopo aver ben compreso quali sono i termini entro cui è possibile agire, occorre chiarire quali prove sono necessarie per ottenere una sentenza favorevole.
Certamente la prova più attendibile è quella data dal DNA, ovvero il confronto tra il patrimonio genetico del figlio e del genitore che ritiene di non essere il padre. Non sempre, però, effettuare l'esame del DNA può essere così agevole. Se chi ritiene di voler agire è il presunto padre potrà ben sottoporsi all'esame tramite un centro specializzato per avere un documento da presentare. Si tratta di un semplice esame del sangue. E' necessario, però, anche effettuare analogo esame sul figlio che, se minorenne, richiede l'approvazione della madre. In questo modo è possibile accertare oppure escludere la paternità senza che ci siano dei dubbi.
Nel caso in cui non sia possibile effettuare il confronto incrociato tra i patrimoni genetici dei due soggetti in questione, l'interessato dovrà dimostrare che durante il periodo del presunto concepimento del bambino vi era una impossibilità soggettiva od oggettiva di avere figli. Come? Per esempio il marito era affetto da impotenza generando ovvero era lontano dalla madre, perché in ipotesi in trasferta di lavoro.
La sola dichiarazione della madre non basta ad escludere la paternità.
Si tenga presente che negli ultimi anni i Giudici hanno interpretato in modo più restrittivo le norme relative al disconoscimento di paternità quando si trovano di fronte all'esigenza di bilanciare gli interessi: da un lato la verità biologica, dall'altro l'interesse di un figlio ormai integrato in una determinata famiglia composta non solo da soggetti ma anche da affetti, nonché l'identità del figlio stesso di fronte alla società. Disconoscere un figlio che, per esempio ha compiuto dieci anni, frequenta la scuola, gli amici, gruppi sportivi e viene identificato come figlio di padre e madre che da anni si prendono cura di lui, potrebbe creare problemi a livello psicologico oltre che personali.
Rivolgersi ad un avvocato che sia specializzato in diritto di famiglia, che abbia esperienza e sensibilità nel rapportarsi non solo con le norme giuridiche, ma anche con le esigenze psicologiche, risulta indispensabile per ottenere il migliore risultato.
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